Come migliorare il rendimento delle coltivazioni usando un biostimolante

Esistono alcune sostanze, chiamate biostimolanti, che migliorano notevolmente il rendimento di tutti i tipi di coltivazioni e piante.

10 APR 2014 · Tempo di lettura: min.
Foto: Vivai Fortunato
I biostimolanti sono sostanze che migliorano la crescita di tutti i tipi di piante e coltivazioni e Kaitosol® è uno dei più innovativi presenti sul mercato.

Che una coltivazione risponda come si spera può dipende da molti fattori che, in generale, si possono prevedere e controllare senza problemi, attraverso prodotti specializzati o utilizzando le tecnologie. Tuttavia esistono alcune sostanze, chiamate biostimolanti, che migliorano notevolmente il rendimento di tutti i tipi di coltivazioni e piante.

Per esempio, Kaitosol® è uno dei più innovativi presenti nel mercato del giardinaggio. Il suo componente principale è l’ActiveChitosan, una molecola che è composta da estratti provenienti da gamberi e differenti piante. Non contiene nessun tipo di prodotti chimici nocivi o composti che siano stati geneticamente modificati. Si tratta, dunque, di un biostimolante completamente naturale.

Inoltre, essendo solubile in acqua, permette l’utilizzo all’inizio e durante la vita reale della coltivazione semplicemente spargendolo manualmente o meccanicamente o, in alcuni casi, attraverso l’applicazione diretta sul suolo con il sistema di irrigazione a goccia.

Come funziona Kaitosol®

Il prodotto, sviluppato dall’Università di Cambridge, presenta una struttura migliore rispetto ad altri tipi di biostimolanti, rendendolo un composto molto attivo.

Spargendolo crea uno strato altamente nutritivo che aderisce alla pianta durante un lungo periodo di tempo. In questo modo si rafforza il sistema di difesa dell’esemplare -agisce come una barriera naturale contro gli agenti esterni- e, allo stesso tempo, fornisce nutrienti naturali come la vitamina C o il potassio.

Permette, inoltre, una riduzione del tempio di crescita, caratteristica che può essere utile in caso di frutteti o coltivazioni intensive come per esempio il riso, la soia, la canna da zucchero o fragole, arance, ciliegie, kiwi e in tutti i tipi di ortaggi e coltivazioni da serra.

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