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La costruzione di un giardino, specie se complesso, può coinvolgere una moltitudine di competenze e di professionalità.

1 OTT 2021 · Tempo di lettura: min.
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Quando si pensa alla costruzione di un giardino la mente si sofferma inevitabilmente sulla figura del giardiniere. Sembrerebbe del tutto ovvio. Ma per giardini di una certa complessità occorre mettere insieme un certo numero di competenze, che possono essere le più disparate, e ciò già in fase di progettazione: ricorrere ad esse solo in fase di realizzazione potrebbe essere troppo tardi. Pertanto la figura di riferimento, che ha il compito di individuare prima, e contattare poi, le figure professionali richieste, è il paesaggista incaricato di progettare il giardino.

Gli Inglesi, maestri nell'arte del giardinaggio, suddividono il landscaping, ossia il paesaggismo, in softscaping e hardscaping. Questi due termini non sono di fatto traducibili in Italiano; alla lettera, sarebbero morbidaggismo e duraggismo: francamente li eviterei.

Il softscaping è l'ambito in cui agisce il giardiniere: è ciò che ha a che fare con la messa a dimora dei componenti vegetali. Tutto il resto, cioè tutto ciò che non riguarda erbe, arbusti o alberi, e quindi riguarda in qualche modo una struttura, è hardscaping.

Sono quindi hardscaping la progettazione e la posa in opera di arredi e strutture quali impianti di irrigazione e di illuminazione, pavimentazioni, tettoie, comparti chiusi (serre, verande, giardini d'inverno), pietre, statue, decorazioni.

Solo pensandoci bene ci si rende conto di quante e quali possono essere le professionalità coinvolte. Cercando di comprendere tutti i campi correlati con la progettazione e la costruzione di giardini e con il loro arredo, si tratta di vivaisti, giardinieri, gestori di garden center, produttori di prato a rotoli e di ammendanti, esperti di verde tecnico (pareti e tetti verdi), installatori di sistemi drenanti e antierosione, architetti, arredatori, illuminotecnici, idraulici, vetrai, vasai, falegnami, fabbri, carpentieri, lattonieri, marmisti, progettisti ed installatori di piscine, laghetti, vasche e fontane, posatori di pavimentazioni (in legno, gres, pietra, resina, composito) e di tettoie e coperture, costruttori di serre, verande e giardini d'inverno, decoratori murali, posatori di mosaici, fornitori di pietre e ghiaie anche speciali (ad esempio fosforescenti), fonderie artistiche, incisori laser, costruttori ed installatori di strutture ludiche, restauratori di legno e pietra, recuperatori di manufatti litici di pregio, produttori di barbecue, bracieri, camini, stufe e cucine da esterno, produttori di manufatti plastici particolari (specchi acrilici, lastre in policarbonato e polimetilmetacrilato, statue in polistirene); e probabilmente questo elenco non è nemmeno esaustivo.

Al paesaggista, al quale spetta la progettazione generale, tocca naturalmente l'onere di aggregare le professionalità necessarie. Il caso ideale è quello in cui conosce già di persona i professionisti e gli artigiani da coinvolgere.

Il paesaggista sarà inoltre responsabile del progetto esecutivo delle opere a verde, ossia del softscaping: definire specie, varietà, forma e dimensioni delle piante e loro esatta collocazione. I progetti esecutivi dei vari elementi di hardscaping saranno invece appannaggio dei relativi esperti di settore.

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