L'orto giardino è in voga: boom dell’orticoltura e dell'orto urbano
Oggi con Tiziano Codiferro, esperto garden designer toscano, parliamo della riscoperta dell’orto –giardino: una passione che sta letteralmente spopolando nelle campagne e nei centri urbani di tutta la Penisola.
Oggi con Tiziano Codiferro, esperto garden designer toscano, parliamo della riscoperta dell’orto –giardino: una passione che sta letteralmente spopolando nelle campagne e nei centri urbani di tutta la Penisola.
Com’è che da garden designer ultimamente si è avvicinato alla coltivazione di orti giardino?
Ho deciso di approfondire l’argomento e di affinare determinate mie competenze per diversi motivi:
- Perché l’orto giardino mi affascina per la mescolanza sapiente tra ortaggi, frutti, piante aromatiche e fiori;
- Perché ciò combacia perfettamente con la mia sensibilità ambientale e sociale;
- Perché questa pratica può contribuire a creare nuovi equilibri e relazioni tra paesaggio, assetto urbano e ambiente naturale;
- Non da ultimo, perché avevo notato che anche in Italia questo è un fenomeno in continua espansione e le richieste di consulenza sul giardinaggio e orticoltura aumentano ogni giorno.
Mi ha anche influenzato la lettura de “L'orto e l'anima. Dal giardino dell'Eden agli orti urbani” di Paola Violani, un libro che sa esaltare la storia e il valore degli orti decorativi, come luoghi dove anche l'occhio ha la sua parte, dove è piacevole lavorare ma anche sostare per puro svago, in un tripudio di profumi e di colori.
Perché assistiamo a questo boom dell’orticoltura e della diffusione di orti giardino urbani?
Gli orti urbani non sono un’invenzione di questi ultimi anni ma esistono da qualche secolo, anche se oggi in questa direzione si manifesta un crescente progressivo interesse da parte di persone di ogni età e censo.
Il desiderio di un’alimentazione sana e di verdure coltivate in proprio, genuine ed esenti da sostanze chimiche tossiche, è certamente una delle principali leve che spingono sempre più persone a curare un proprio orto, in città come in campagna.
Questo primo motivo, unito al diffuso desiderio di ritrovare un rapporto diretto con la natura in un’epoca - come la nostra - di crisi dei modelli sociali ed economici, fanno sì che la gente inizi a vedere la coltivazione dell’orto come una delle attività centrali per migliorare la qualità della propria vita.
Cosa suggerisce di fare a chi, da inesperto, vuole iniziare la coltivazione di orti decorativi sul proprio terreno?
Suggerisco essenzialmente quattro cose:
- Armarsi di tanta pazienza non scoraggiandosi ai primi tentativi;
- Informarsi attraverso letture utili e adatte anche ai non esperti (su due piedi mi vengono in mente oltre al testo citato di Paola Violani questi altri due titoli: “Gli Orti Felici” di Paolo Pejrone e “Orto e giardino biologico” di Marie-Luise Kreuter);
- Specialmente all’inizio - di documentarsi online nei forum e nei network di appassionati ortisti, confrontandosi con esperienze di altri;
- Infine, spezzando una lancia a favore del mio mestiere, può essere molto utile chiedere aiuto a persone più competenti di noi.
Invece che consigli si sente di dare a chi in città ha poco spazio e vuole realizzare ad esempio un piccolo orto sul balcone di casa?
Per provare la soddisfazione di un orto personale in città può bastare anche uno spazio limitato: sui terrazzi con alcuni accorgimenti possiamo crescere nei vasi piante aromatiche e raccogliere verdure fresche di stagione assieme ai fiori, selezionando varietà nane di peperoni, pomodorini, melanzane, cetrioli, fragole, ravanelli, insalata e peperoncini piccanti.
Sono diversi gli ortaggi che si adattano a crescere in spazi ristretti e se non disponiamo di sufficiente superficie sui terrazzi, possiamo prendere in considerazione il verde pensile, i green wall o le coperture a tetto.
Il mio consiglio però, in questi casi, è quello di rivolgersi almeno all’inizio a personale competente, altrimenti in fase di allestimento del progetto di un orto giardino si rischia di spendere molto e inutilmente per impianti, sementi e piante, per poi ritrovarsi a gettare via tutto.
Tiziano Codiferro è anche su www.codiferro.it. Visita il suo blog http://blog.codiferro.it/