PER IL GIARDINO E OLTRE IL GIARDINO
Al Castello di Masino è ritornata, dopo il lockdown, una classica manifestazione florovivaistica, in un’ambientazione elegante e suggestiva. Altri eventi in presenza l’hanno preceduta.
Dopo il lungo e frustrante periodo del lockdown, il 2021 ha visto la cauta riapertura delle fiere e dalle manifestazioni florovivaistiche, favorite dal fatto di svolgersi all'aperto. Alcune sono dedicate ai professionisti del settore, altre sono invece rivolte al pubblico generale. Nell'area di Milano sono ritornate le manifestazioni di Demogreen e Orticola, e prima ancora, presso la Fondazione Minoprio, si è tenuto l'AIPV Day, il meeting nazionale dell'Associazione Italiana Professionisti del Verde.
Tra gli eventi del 2021 di particolare importanza ve ne sono due sotto il segno Paolo Pejrone, fondatore e presidente dell'Accademia Piemontese del Giardino, che da un buon mezzo secolo progetta prestigiosi parchi e giardini (le statistiche dicono circa 800) in ogni parte del mondo. Pejrone ha lavorato con delle icone del paesaggismo quali l'inglese Russel Page e il brasiliano Roberto Burle Marx ed è ora lui stesso un'icona. A Revello, dove risiede, cura il suo grande e complesso giardino personale, il Bramafam, a carattere naturalistico, informale e sperimentale.
L'autunno ha visto il ritorno, in Piemonte, nel cuore del Canavese, della storica Tre Giorni per il Giardino, ospitata nel parco del Castello di Masino, acquistato dal FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) nel 1988 da Luigi Valperga di Masino grazie alle donazioni di FIAT, Cassa di Risparmio di Torino e Maglificio Calzificio Torinese. L'ha ideata, per l'appunto, Paolo Pejrone, ancora attivissimo nell'anno del suo ottantesimo compleanno, che ha anche intrattenuto il pubblico con interessanti dialoghi-intervista sotto il tendone degli incontri.
Pejrone è anche il protagonista, con i suoi prestigiosi lavori e il suo originale pensiero, della mostra Oltre il Giardino, organizzata dalla Fondazione Cosso nel Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo, da metà Maggio 2021 a metà Maggio 2022, e ispirata da un anno di incontri, interviste e riflessioni con il grande architetto. L'originalità della mostra consiste nella duplice trovata sia di mutare nelle stagioni, abbinate anche a quattro diversi itinerari paesaggistici guidati, sia di seguire un itinerario "alfabetico", o abbecedario, lungo il quale il famoso paesaggista espone la sua filosofia e visione del mondo, non solo giardinistico. La mostra ha occupato le 15 sale storiche del Castello, nonché il parco all'inglese, che ospita specie botaniche provenienti da tutto il mondo e cinque alberi monumentali. È divenuto visitabile anche l'Orto del Castello che, con forno, lavatoio, fienile, stalla e pollaio, accosta la sua rusticità all'eleganza del contesto.