Una pianta rifiorisce dopo un congelamento di 32.000 anni

Quest’esemplare rimase sepolto nei sedimenti di uno scoiattolo fossilizzato a una temperatura di -7 gradi Celsius e a una profondità di 38 metri.

11 NOV 2014 · Tempo di lettura: min.
Foto di MundoJardineria.com

Lo strato di gelo permanente che presentano alcune zone del pianeta si sta sciogliendo in maniera prematura da anni soprattutto a causa dell'effetto serra. Questa circostanza, che sta colpendo negativamente il cambio climatico, sta anche favorendo, dall'altra parte, l'apparizione di ritrovamenti sorprendenti di specie vegetali e fossili animali unici nelle aree in cui il ghiaccio si sta sciogliendo.

Scoperta grazie a uno scoiattolo

È il caso della Silene stenophylla, una pianta dell'era glaciale che è stata scoperta da una squadra di ricercatori dell'Istituto di Problemi Fisico-Chimici e Biologici della Scienza della Terra dell'Accademia Russa delle Scienze a Mosca.

A quanto pare, quest'esemplare rimase sepolto nei sedimenti di uno scoiattolo fossilizzato a una temperatura di -7 gradi Celsius e a una profondità di 38 metri, motivo per cui non è stata scoperta fino a ora, in un luogo vicino al fiume Kolyma, un Siberia.

La datazione al radiocarbonio ha stabilito, inoltre, che ha un'età fra i 31.500 e i 32.000 anni. Lo scoiattolo la conservò fino al momento prima di essere sepolta dal ghiaccio.

Ritorno alla vita

La cosa veramente sorprendente di questa specie è che i ricercatori sono riusciti a farla fiorire di nuovo -cosa che non era mai stata fatta finora- utilizzando materiali del permafrost -lo strato di ghiaccio da cui è stata estratta- e un ormone della crescita.

La pianta è stata replicata dai ricercatori utilizzando la micropropagazione e la coltura di tessuti che gli hanno permesso di ottenere cloni dell'esemplare partendo dalla parte germinativa dei frutti che erano stati congelati dal ghiaccio. In seguito queste nuove piante sono state trapiantate in vasi speciali e, dopo appena un anno, sono fiorite e hanno prodotto nuovamente frutti.

Questi esemplari rigenerati hanno un fenotipo diverso rispetto a quello delle piante della stessa specie che esistono attualmente. Ciò dimostra, inoltre, che il permafrost è una delle fonti più ricche di materiale genetico vegetale ai quali si ha accesso oggi.

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1 Commenti
  • Roberto Ricci

    Benchè il mondo animale abbia peculiarità di grande fascino, il mondo vegetale ci sta mostrando quotidianamente le sue immense potenzialità, come questo splendido caso di fioritura preistorica. Se mai qualcuno avesse avuto dubbi, dobbiamo grande ammirazione e rispetto per i vegetali che ci circondano perchè esseri di un fascino "profondo". Greenville srl

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