Intervista a Glauco Pertoldi: curare un giardino è terapeutico ed aiuta a curare se stessi
Glauco Pertoldi è un vero professionista del verde, laureato in ‘Paesaggio, parchi e giardini’, vede il giardino come completamento e proiezione di una persona, come elemento di arte, bellezza e soprattutto di benessere.
Glauco Pertoldi è un vero professionista del verde, presso lo Studio Tecnico Forestale GLAUCO PERTOLDI si occupa di PROGETTAZIONE del verde, rielaborando in chiave moderna elementi del giardino classico. Laureato in ‘Paesaggio, parchi e giardini’, vede il giardino come completamento e proiezione di una persona, come elemento di arte, bellezza e soprattutto di benessere.
- Perché è importante avere studiato da paesaggista nella progettazione di un giardino?
Una preparazione specifica è importante per ideare e progettare un giardino, bisogna conoscere le patologie e i parassiti per scegliere correttamente le specie da impiantare, conoscere la fisica dei fluidi per dimensionare al meglio l'impianto irriguo e non sprecare acqua, conoscere i materiali e le tecniche di costruzione e non ultimo lo studio della storia dell'arte del giardino permette di districarsi con consapevolezza tra gli stili progettuali. Tuttavia nessun buon paesaggista, che abbia seguito un corso di studi specifico o che sia un autodidatta, può prescindere dal possedere un grande spirito d'osservazione, per capire i comportamenti delle singole varietà nelle diverse situazioni e scegliere la più adatta, per capire gli errori nelle opere proprie o altrui ed anche per far proprie soluzioni intelligenti o d'effetto da riproporre ai clienti.
- Cosa s’intende quando si parla di bordure miste?
Le bordure miste sono delle bordure in cui si accostano piante erbacee perenni, piccoli e medi arbusti, e piante erbacee annuali o biennali; nella loro composizione si guardano tutti i possibili aspetti: dal colore dei fiori a quello del fogliame, alla forma degli stessi, alla stagionalità ed al susseguirsi durante l'anno, per creare una bordura dinamica che vari durante tutto l'anno offrendo sempre accostamenti interessanti, fioriture o forme particolari. Ovviamente le possibilità sono pressoché infinite, dato il numero enorme di specie e varietà coltivate, i diversi modi di accostarle, la possibilità di inserirvi elementi topiari o sculture o quant'altro stuzzichi la fantasia del progettista. Nascono dal genio di Gertrude Jeckyll ai primi del '900 che le chiama "mixed erbaceous borders", in realtà gli accostamenti tra piante erbacee esistevano già nel giardinaggio inglese già dalla fine del '800, ma solo con il nuovo secolo e con lo sviluppo nelle arti del movimento degli Arts and Crafts, di cui Gertrude Jeckyll fu una grande fautrice, che si ricercò il massimo della complessità, raggiungendo quel livello di eccellenza che rappresenta ancor oggi lo stato dell'arte del giardinaggio.
- Qual è il tipo di giardino più richiesto?
Esiste una richiesta che accomuna tutti i clienti: la possibilità di limitare al minimo gli interventi manutentivi, la vita moderna purtroppo non lascia tempo da dedicare al giardinaggio. Peccato, perché curare un giardino è terapeutico ed aiuta a curare se stessi, farebbe bene a tutti fare un po' di giardinaggio!
Non esiste un giardino senza nessuna manutenzione, ma questa si può limitare eliminando quegli elementi che richiedono un intervento frequente, come il tappeto erboso ad esempio. Nel garden design moderno, infatti, specchio dei tempi, si è eliminato ormai il tappeto erboso per limitare appunto gli interventi, e ad un maggior utilizzo dei materiali si è unito anche, in conseguenza al maggior bisogno di vivere la natura che nasce dagli stessi meccanismi, l'utilizzo di piante che si disseminano e si auto propagano, colonizzando un po' alla volta l'intero giardino, unendoci anche piante che attirano insetti ed uccelli, per portare la vita dentro al giardino, raggiungendo il massimo risultato con un fabbisogno di cure minimo.
- Qual è la valenza educativa del giardinaggio?
Fare giardinaggio significa principalmente coltivare piante e coltivare significa seguire un essere vivente durante tutta la sua vita, dalla nascita alla morte. Nell'educazione di una persona coltivare qualcosa significa imparare a prendersi cura degli altri ed a prendere coscienza di se stessi, sono decenni infatti che l'ortoterapia viene applicata con successo.
Anche la valenza educativa del giardino è conosciuta da molti anni, nel secolo scorso molte scuole avevano infatti un orto interno, sarebbe importante reinserire anche oggi nelle scuole un orto-giardino didattico, e sempre più istituti lo stanno facendo, perché la funzione educativa di un giardino si concretizza anche nella conoscenza della natura, della biologia, delle basi dell'economia e delle tradizioni locali. E' bello vedere come i ragazzi socializzano, lavorano in gruppo e si aiutano tra loro grandi e piccoli, con gli orti e i giardini didattici l'insegnamento si sposta su di un livello superiore, fatto di esperienze dirette e di emozioni, ed i concetti rimangono immediatamente impressi ed indimenticabili.