UNA FATA MODERNA

Un esempio di "giardino terapeutico", o "healing garden", per pazienti in carrozzina, personale ospedaliero e visitatori

25 GIU 2024 · Tempo di lettura: min.
UNA FATA MODERNA

L'immersione nel verde giova psicologicamente a quasi tutti (fanno eccezione gli sfortunati che soffrono di biofobia, o naturopatia), ma in modo particolare alle persone in situazioni di fragilità fisica o psicologica, come quelle ricoverate in ospedali o in istituti di cura. Per queste vengono creati i cosiddetti giardini terapeutici (in inglese, healing gardens), che al pregio paesaggistico uniscono la capacità di affiancare la terapia tecnica aumentandone l'efficacia e l'efficienza.

In questo contesto si inserisce il progetto Fata2024, che riguarda il giardino terapeutico con l'annesso cortile – nel progetto, il giardino del komorebi e il cortile ludico – del Centro Spazio Vita Niguarda, all'interno del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (già Ca' Granda) di Milano, come ausilio psico-fisico ai degenti in carrozzina, ma fruibile anche dai visitatori e dal personale ospedaliero.

Nel giardino del komorebi, a fianco del vialetto già esistente, il progetto prevede delle piazzole in terra battuta, per il raccoglimento o la piccola aggregazione, delimitate dai nuovi arbusti. Un percorso in terra battuta affianca le fioriere presso il muro a nord. Si ha così una gradevole alternanza tra pieni e vuoti, con la coesistenza di spazi liberi fruibili e di una vegetazione piena e rigogliosa. Nel cortile ludico sono invece previsti giochi e attività (tris, dama, tiro con l'arco) praticabili da degenti e visitatori, grandi e piccoli.

La principale struttura è la grande pergola a "U", in dodici moduli di 7,0 m x 3,9 m, bianca perché risalti, che permea quasi tutta l'area di progetto. È costituita da montanti e traverse in larice, indicativamente di sezione quadrata (10 cm di lato).

Il principale materiale, ubiquitario per un'omogeneità stilistica, è il cannicciato, molto economico e polifunzionale (copertura, rivestimento, camouflage), leggero, poco marcescibile, facilmente installabile e sostituibile, compostabile a fine vita. Si trova in versione sia rustica sia elegante.

L'illuminazione funzionale è costituita dai faretti già esistenti, rivestiti di cannicciato per ragioni estetiche. Quella emozionale comprende strisce di minuscole lampadine LED per esterni inserite tra le chiome, con effetto lucciole, vasi luminescenti e bracieri accesi.

Sono molto curati gli aspetti ambientali – riguardo a piante, acqua, terreno, biodiversità – e quelli sensoriali, con profumi ed esperienze tattili. Le piante sono scelte tra quelle resistenti in ambito urbano, soprattutto in proiezione futura. La biodiversità è promossa dalla creazione di microhabitat (pietraie e pacciame) e dall'accoglienza di specie spontanee. La cura delle piante e le manutenzioni di arredi e strutture sono riconducibili alle buone pratiche legate alla corretta gestione di un comune giardino.

Purtroppo questo particolare progetto non è stato approvato, ma le estese illustrazioni che si trovano in rete, sotto Fata 2024 o sotto Una fata moderna, credo ne testimonino la validità.

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