Più verde e meno tasse per tutti

Il decreto-legge "sblocca-Italia" introduce una riduzione delle tasse nel caso in cui i cittadini si dedichino a riqualificare gli spazi pubblici. 

21 OTT 2014 · Tempo di lettura: min.
foto di: fonti-rinnovabili

Secondo il nuovo decreto legge “sblocca-Italia", i cittadini che si dedicano alla manutenzione e alla valorizzazione degli spazi pubblici possono usufruire di uno sconto sulle tasse comunali.

Il 29 agosto scorso è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il cosiddetto “sblocca-Italia", un decreto legge proposto dal premier Matteo Renzi. Questo grande 'contenitore' racchiude diverse misure urgenti che riguardano differenti materie fra cui opere pubbliche e giustizia.

Fra le “Misure per il rilancio dell'edilizia" del decreto legge, troviamo l'articolo 24 riguardante le “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio" che introduce una riduzione delle tasse nel caso in cui i cittadini si dedichino a riqualificare gli spazi pubblici. Quest'idea già proposta all'inizio del mandato del premier britannico Cameron, consentirebbe agli abitanti di avere sconti su tasse comunali come TASI e IMU in cambio, ad esempio, della manutenzione del giardino pubblico davanti al proprio edificio o della riqualificazione con fioriere della piazza in cui si trova il proprio bar. L'articolo 24 specifica che:

Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze o strade ed in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere.

Tuttavia il decreto si limita a stabilire solo la norma generale. Ciò vuol dire che saranno i Comuni a deliberare e a scegliere la percentuale della riduzione e che tipo di opere ne usufruiranno. Non si tratterà quindi di opere totalmente spontanee ma previamente concordate tra cittadini e Comune.

I Comuni possono definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli e associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare.

Ciò vuol dire che la norma sarà resa operativa solo se i Comuni la riterranno vantaggiosa. Se da una parte, infatti, i cittadini possono occuparsi d'interventi di riqualificazione pubblica che il Comune non può permettersi, dall'altra non è detto che una riduzione sulle tasse comunali possa aiutare le città che già si lamentano della mancanza di fondi. Infine l'articolo 24 specifica che:

L'esenzione e' concessa per un periodo limitato, per specifici tributi e per attività individuate dai Comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essere.

Sarà un bene o un male per il settore dei giardinaggio?

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