SOLUZIONI “ISPIRATE” E SOLUZIONI “ADOTTATE” DALLA NATURA

Stanno prendendo sempre più corpo e considerazione le Nature-Based Solutions (NBS), per la gestione e la vivibilità dell'ambiente, anche con un occhio al paesaggio. In Italia è impiegato quasi esclusivamente il termine inglese, e la sigla NBS non ha un omologo italiano. Io sarei per l'impiego, in italiano, di SIN, ossia Soluzioni Ispirate dalla (o alla) Natura ("sin" in inglese ha una connotazione piuttosto negativa, ma lì c'è già NBS). Il "verde tecnico" fa autorevolmente parte di queste soluzioni, sia per la funzionalità che per l'estetica.

Personalmente trovo convincenti i "tetti verdi", estensivi o intensivi, mentre non sempre apprezzo le "parete verdi", o "verde verticale", di cui mi sembra che a volte si abusi. Forse il più celebre progettista (nonché ideatore) di pareti verdi è Patrick Blanc, biologo e botanico francese, che ha creato il suo primo muro vegetato nel 1986 e ne ha depositato un brevetto due anni più tardi. Nelle realizzazioni di Blanc, strutture piuttosto elaborate sostengono erbe, muschi e piccoli arbusti di sapore tropicale, che vivono in condizioni di elevata umidità e assenza di substrato e sono sia esteticamente che botanicamente compatibili. Ogni realizzazione tiene ovviamente conto del clima del posto e dell'esposizione della parete.

Ma dalle nostre parti la natura ha inventato un altro verde verticale, forse più alla mano e meno complicato: i rampicanti. In analogia con SIN, chiamerei queste Soluzioni Adottate dalla Natura SAN. Nel web se ne possono trovare molti casi, a volte anche un po' spinti all'eccesso. In Urbanfile, ad esempio, è riportata una casistica su edifici milanesi ricoperti da rampicanti (v. https://blog.urbanfile.org/2023/03/21/milano-curiosita-le-case-avvolte-nel-verde-rampicante/). In Keblog (v. https://www.keblog.it/facciate-edifici-piante-rampicanti/, https://www.keblog.it/villaggi-da-fiaba-da-visitare/) si trovano le immagini di situazioni in cui si è lasciato fare alla natura, e a volte la natura si è fatta un po' prendere la mano: vecchi borghi, villaggi abbandonati, ma anche il museo nazionale di Wroclaw, in Polonia: abitazioni e costruzioni le cui pareti sono decorate o celate da rampicanti, in alcuni casi con grazia e raffinatezza, in altri con invadente vigore.

Un bell'esempio di impiego dei rampicanti è la Villa del Balbianello, un bene FAI affacciato sul Lago di Como. Lì il Ficus repens (o Ficus pumila) avvolge le colonne dell'attracco, le spalle delle scale che scendono al porticciolo, le pareti dell'atrio e le quattro colonne della Loggia Durini. L'edera comune, Hedera helix, ricopre i tronchi dei platani lungo i viali e adorna le roccaglie verticali. Wisteria sinensis, un glicine dalla fioritura profumatissima, cresce sulla terrazza davanti all'ex chiesa e nel Nido d'Amore, dove si trovano glicini di 100-150 anni: alcuni si reggono sui tronchi dei platani, altri hanno fusti molto lignificati e sono in grado di autosostenersi. Il rincospermo, o falso gelsomino (Trachelospermum jasminoides), in primavera profuma le pareti dell'Ultimo Sole, quella parte della villa che si affaccia al tramonto.

Non solo le dimore di grande prestigio, ma anche i vecchi cortili, sia quelli delle originarie "case di ringhiera", ormai anch'esse piuttosto signorili, sia quelli con affacci senza balconi, ci rivelano soluzioni semplici ed efficaci, con fioriere, anche di modeste dimensioni, poggiate a terra (ma, se piccole, anche agganciate a ringhiere o a davanzali), che ospitano dei rampicanti. Glicini, falsi gelsomini, bignonie, edere e partenocissi crescono rigogliosi fino ad altezze ragguardevoli (coprono tranquillamente tre piani), senza esigere molta terra e quindi con poco ingombro alla base, curando però fertilizzazione e innaffiamento (v. https://fioriefoglie.tgcom24.it/2022/06/muri-e-pergole-coperti-di-verde-i-consigli-dellesperto/). Accompagnati da qualche precauzione (v. https://www.ilproprietario.it/consigli-pratici/Alberi-vicino-ai-muri-e-rampicanti-occhio-ai-danni/), i rampicanti, suggeritici dalla natura e impiegabili anche come ricadenti, sono esteticamente pregevoli, utili e poco costosi.

Un suggerimento, insomma, che tra le soluzioni ISPIRATE dalla natura non si devono trascurare proprio quelle ADOTTATE dalla natura.